Borgo San Pietro

Borgo si trova sulla sponda destra del Tevere, confina con la Città del Vaticano ad ovest e il Tevere ad est.
L’avvenimento che cambiò per sempre il destino di Borgo fu il martirio di San Pietro nel 67, ai piedi del colle Vaticano, durante la prima persecuzione dei Cristiani. Il Santo venne sepolto nelle vicinanze e  sulla tomba venne costruito prima un oratorio, poi con Costantino una gigantesca Basilica, da quel momento Borgo divenne la destinazione di lunghi pellegrinaggi.
Durante gli scontri e le guerre che devastarono Roma nel Medio Evo sorsero in questo luogo le Scholae, associazioni  di persone di differenti nazionalità, il cui scopo era assistere e proteggere i pellegrini che si recavano alla tomba del Santo. Ogni Schola possedeva un ospizio e una chiesa per dare ristoro ai propri connazionali . Proprio i pellegrini germanici nominarono  la zona vicino alla loro Schola,  Burg, che in tedesco antico significava centro fortificato. A loro si deve il nome del quartiere Borgo.Il quartiere trovandosi fuori dalle mura era esposto agli attacchi esterni e fu saccheggiato varie volte prima della costruzione delle mura Leonine, ad opera di Papa Leone IV. Il 27 giugno 852 il Pontefice, accompagnato dal clero e dal popolo, descrisse camminando a piedi scalzi il percorso delle future mura .Da quel momento Borgo divenne la città Leonina  con magistrati e governatori propri.Durante l’età rinascimentale Borgo rinacque dalla decadenza raggiunta  con la cattività Avignonese, sorsero magnifici palazzi come Palazzo Branconio dell'Aquila, progettato da Raffaello Sanzio, o una copia in scala minore del Palazzo della Cancelleria e ancora Palazzo dei Penitenzieri, opera di Baccio Pontelli.Grazie a Clemente VII, il quartiere raggiunse  una popolazione di 4.926 abitanti, quasi tutti scapoli e non romani. Nove dei venticinque Cardinali vivevano nel Borgo e ognuno di loro  manteneva una corte di centinaia di persone. Gli artisti più importanti acquistarono o costruirono le loro abitazioni in Borgo. La sola presenza femminile importante era quella delle Cortigiane: le amanti di alti prelati e nobili.
La Città Leonina in quel tempo era rinomata in tutta Roma anche per le sue stufe , saune di tradizione germanica che erano spesso frequentati da artisti. Infatti,  gli artisti  potevano, in questi luoghi, dedicarsi allo studio dei nudi indisturbati. Raffaello stesso ne possedeva una vicino al suo palazzo.
Con l’avvento del fascismo in Italia, Borgo cambiò per sempre la sua fisionomia. Nel 39 il Duce fece distruggere il complesso di edifici situati a Sud del Passetto per creare al suo posto  Via della Conciliazione, ad onore dei Patti Lateranensi appena concordati.Non venne effettuato alcun rilievo dell'antico quartiere e,ad oggi, rimangono a noi soli pochi disegni.Ciò che è andato perso per sempre è  lo spirito di sorpresa con cui erano stati pensati il colonnato e la piazza che accoglie la Basilica di San Pietro. Uscendo dai vicoli stretti e bui del Borgo infatti, l’enorme Piazza e la Basilica apparivano all’improvviso creando una spettacolo inaspettato e sorprendente, così come detta lo stile barocco.
Ora, invece, San Pietro appare nella distanza, appiattita come in una cartolina: anche il senso di prospettiva è andato perduto.

CURIOSITA'

IL PASSETTO DI BORGO: o
“coridore”, il camminamento protetto che congiunge Castel Sant’Angelo con il Vaticano, la cui edificazione risale al 1277 e che almeno fino alla fine del XVI secolo, quando Pio VI fece costruire un’altra cortina di mura, fu adoperato come via di fuga da parte dei papi e dei loro fedelissimi. Il Passetto infatti consentiva un collegamento rapido e protetto tra la sede pontificia ed il Castello, in grado di garantire l'incolumità del papa anche in situazioni di estremo pericolo quali assedi e tumulti tutt'altro che infrequenti nella turbolenta Roma medievale.
Dan Brown l’ha inserito come scenografia di uno dei momenti cruciali di Angeli e Demoni facendolo sbucare erroneamente nella biblioteca privata del Papa. Clemente VII nel 1527 lo attraversò per sfuggire ai Lanzichenecchi mentre Alessandro VI lo usava per raggiungere i suoi appartamenti dove (si dice) consumava rapporti con le sue amanti.

Normalmente non è visitabile ma, d'estate viene eccezionalemente aperto al pubblico per un periodo di tempo limitato.

Punti di interesse

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